lunedì 18 maggio 2015

I disamorati del Sig. Silvio B.


A causa delle avarie frequenti della piattaforma IlCannocchiale, dove - in 4 anni e 5 mesi - il mio blog Vincesko ha totalizzato 700.000 visualizzazioni, ho deciso di abbandonarla gradualmente. O, meglio, di tenermi pronto ad abbandonarla. Ripubblico qua i vecchi post a fini di archivio, alternandoli (orientativamente a gruppi di 5 al giorno) con quelli nuovi.

Post n. 215 del 11-11-2012 (trasmigrato da IlCannocchiale.it)
I disamorati del Sig. Silvio B.


10 novembre 2012
Pdl, il peggio deve venire
Paolo Natale
link sostituito da:

“Quasi il 70 per cento di quei cittadini che credevano nel partito di Berlusconi pare aver rimosso il proprio antico comportamento di voto”

Tutto prevedibile (e previsto). E’ l’effetto molto doloroso del disamoramento.
Riporto da un mio vecchio ‘post’:
Il Sig. Silvio B., il mammone dal collo taurino ed il suo tallone d’Achille / 9 / Innamoramento  http://vincesko.ilcannocchiale.it/post/2592704.html oppure http://vincesko.blogspot.it/2015/03/il-sig-silvio-b-il-mammone-dal-collo_26.html
“[…] Il rapporto tra Berlusconi ed il suo elettorato somiglia molto all’innamoramento, che è una passione. Già i miti greci 2.500 anni fa, il potente Shakespeare 400 anni fa e Freud 100 anni fa paragonavano l’innamoramento ad uno stato di malattia della mente, ora ci sono le evidenze scientifiche (allego i link).
‘Freud diceva che lo stato dell'innamoramento è più simile ad uno stato di malattia che ad uno sano, questo rimane vero ancora oggi. Nell'innamoramento esiste una idealizzazione dell'amato e la proiezione su di lui di tutti i nostri oggetti buoni, di modo che non vediamo la persona come in realtà è, ma come vorremmo che fosse, questo spiega perché una volta finito l'innamoramento le proiezioni vengono ritirate e si hanno quei commenti tipo "Ma come ho fatto a innamorarmi di quello lì? Non ha nulla, non è bello, né intelligente, dovevo proprio essere fuori di me"  E spesso si passa ad una denigrazione dell’oggetto prima tanto amato’. Gianna Porri
‘Sarà certamente riduttivo, ma la ricerca di un gruppo di neuroscienziati americani ha analizzato come forse non era mai stato fatto prima d'ora il meccanismo dell'innamoramento, della cotta, se volete chiamarla così, o della passione, dell'eros, ed è pervenuta alla conclusione che l' amore romantico è come una malattia mentale e che quando si è alle prese con la passione, diventiamo tutti vittime impotenti di un istinto biologico’.”


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Comunicazione politica e vendita diretta  


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