domenica 31 maggio 2015

Cosentino voleva (e poteva) diventare governatore della Campania


A causa delle avarie frequenti della piattaforma IlCannocchiale, dove - in 4 anni e 5 mesi - il mio blog Vincesko ha totalizzato 700.000 visualizzazioni, ho deciso di abbandonarla gradualmente. O, meglio, di tenermi pronto ad abbandonarla. Ripubblico qua i vecchi post a fini di archivio, alternandoli (orientativamente a gruppi di 5 al giorno) con quelli nuovi.

Post n. 274 del 03-02-13 (trasmigrato da IlCannocchiale.it)
Cosentino voleva (e poteva) diventare governatore della Campania

Il 90 per cento di noi meridionali è da rifare? Temo di sì.
Forse ricorderete questa vicenda che riguardò il cantautore Antonello Venditti:
LE POLEMICHE
«A Venditti non piace la Calabria»
Reazioni indignate per le frasi del cantautore riprese da un video messo su Youtube. E la radio non mette dischi
Io inviai al Corriere questo commento:
VENDITTI HA DETTO UNA VERITA' OVVIA
07.10|17:32
magnagrecia
Penso che Venditti abbia detto una verità ovvia. Da campano, osservo tristemente come la Calabria contenda alla Campania la palma di vincitore nella misera competizione “culturale” del mancato rispetto di ogni principio giuridico, di ogni regola morale, e vinca la gara. Da molto tempo, io penso che il riscatto del Sud, il suo progresso civile e morale ci saranno quando la Campania e, soprattutto, la Calabria raggiungeranno uno standard civile ed etico almeno "normale". Invece di adontarsi (vero, infallibile indice di grande coda di paglia e/o di complesso d'inferiorità), dovrebbero augurarselo - ed agire di conseguenza - soprattutto tutti i campani e tutti i calabresi onesti e di buona volontà.
Allego l'articolo, dove si potrà vedere che la maggior parte dei commenti, anche di molti calabresi (soprattutto quelli che vivevano fuori dalla Calabria), dava ragione a Venditti:

Io sono campano, un altro famoso cantautore, Eduardo Bennato, napoletano doc, affermò in un'intervista data a la Repubblica (che allego) che avrebbe salvato solo il 7% dei napoletani. La situazione dev'essere peggiorata, perché, una quindicina d'anni fa, mi ricordo che in un'altra intervista dichiarò che ne salvava il 10%.
Tre anni fa, sul canale web della RAI, ho sentito un calabrese affermare che in Calabria c'era bisogno di “una rivoluzione culturale” (la stessa frase che uso di solito io, ne ho anche fatto un post [*]).
[*] Questione femminile, Questione meridionale, Rivoluzione culturale e Progetto educativo  http://vincesko.ilcannocchiale.it/post/2580796.html oppure http://vincesko.blogspot.it/2015/03/questione-femminile-questione.html

In oltre 60 anni, essendo meridionale, io avrò conosciuto migliaia di meridionali, ho quindi una notevole esperienza e, per riconoscimento direi unanime, sono considerato una persona intelligente, e mi piace capire a fondo, e non mi fermo al 'come' delle cose, ma cerco sempre di capire il 'perché'.
La mia famiglia di origine – i miei genitori, i miei fratelli, i miei parenti – avevano o hanno un livello d'istruzione basso, ma tutti indistintamente si credevano o si credono molto intelligenti, ma non lo erano o non lo sono affatto, anzi, vale anche per loro quello che sostiene il grande Dostoevskij: tutte le persone ottuse e limitate si credono molto intelligenti.
Io, infine, anche per mestiere, ho conosciuto centinaia di donne meridionali, ne incontro tutti i giorni, e so come sono fatte: perciò ho scritto quello che ho scritto nel mio blog, che non liscia il pelo ai miei ‘conterronei’; e tanti reagiscono in modo permalosissimo, perché evidentemente colpisco nel segno. E spesso vengono nei forum a difendere l'indifendibile, palesando poca intelligenza e soprattutto – chiave interpretativa pressoché infallibile - una grande coda di paglia.
Mentre, al contrario, se si vuole tentare di risolvere i problemi, bisogna chiamare le cose col loro nome e, se occorre – come sto facendo ora – essere franchi, sinceri e addirittura spietati.

Nel thread “E' credibile il pentito Spatuzza”, ho scritto in data 20-12-2009:
(…) un serio progetto nell’ambito dell’informazione avrebbe evitato (ed eviterebbe) che, nella mia Regione, la Campania, un personaggio come Cosentino potesse con molte probabilità di riuscirci – se non fosse intervenuta la Magistratura – ambire ad occupare la massima carica politico-amministrativa regionale, o come Luigi Cesaro, per il quale si ipotizzano le stesse incriminazioni, possa attualmente occupare l’equipollente carica provinciale.
(questo articolo illuminante sui due, del Riformista, purtroppo non è più attivo:  http://www.ilriformista.it/stories/Prima%20pagina/110602_nicola_e_gigino_attenti_a_quei_due_di_fabrizio_desposito/ ).
Ora, sotto la spinta del cambio di clima nel Paese, effetto positivo della terribile crisi economica in corso, Berlusconi ha deciso di sacrificare Cosentino:
Cosentino: "Schifato da Silvio. Io l'ho salvato, lui mi ha tradito"
A casa dell'ex sottosegretario, escluso dalle liste del Pdl: "Pugnalato alle spalle, non muoverò un dito per le elezioni". E dice: fui io a intervenire dopo il caso Noemi, ma era nulla rispetto a quello che è venuto fuori dopo  dal nostro inviato CONCHITA SANNINO
24 gennaio 2013
[…] Lei ha avuto in mano il partito in Campania. 
"Sì, ma oggi potevo essere governatore della Campania. Se non ci fosse stato questo accanimento contro di me. Invece c'è Caldoro, un politico che rispetto ma che non ha nerbo, responsabilità".
Torniamo al suo campo. Da 48 ore lei ha aggiunto un nome insospettabile alla lista dei presunti nemici: Luigi Cesaro? 
"Con lui ho chiuso, mi faccia dire questo". […]
Dicono che Cesaro, mentre lei si batteva a via dell'Umiltà per non esser cacciato dalla lista, sgattaiolava tra quarto e quinto piano, andava dal segretario Angelino Alfano a trattare. È vero?
"Io non lo voglio chiamare in nessun modo, né traditore né altro. Io e la mia famiglia non abbiamo spartito lo stesso pane con lui e i suoi fratelli. Io ho il mio stile, loro un altro".  […]

Conclusione
Io non sono del tutto pessimista. L'Italia è stata sempre un paese corrotto, ed ogni paese ha un certo tasso di corruzione. Poi, quando va al potere uno psicopatico, come Hitler o Stalin o Pol Pot, tutti i sadici escono dalle loro tane e diventano protagonisti.
Il pesce puzza dalla testa; ed al governo per tanti anni c'è stato un uomo che fa della corruzione uno strumento abituale del suo sistema di potere ed è indulgentissimo coi disonesti, anzi connivente. La corruzione non è cominciata con Berlusconi, c'è sempre stata, almeno fin dal tempo dei Romani; ma, quando va al potere un Grande Corruttore, il fenomeno si aggrava.
Al tempo del pentapartito (anni '70-80) da un certo punto di vista era peggio, perché con la conventio ad escludendum non c'era alternativa. Io nel '72 ero a Milano, quando ci fu il (non so che numero) governo Andreotti, l'aria era plumbea, e qualche anno dopo poteva succedere che venisse arrestato il vice direttore generale della Banca d'Italia, Mario Sarcinelli, e il governatore-galantuomo Paolo Baffi la evitasse per ragioni d'età, sol perché si opponevano alle manovre finanziarie poco ortodosse, diciamo così, degli amici di Andreotti. Ricordo che il premio Nobel Franco Modigliani portava ad esempio quest'episodio per rappresentare il livello in cui era caduta l'Italia. La classe politica - come in tutti i Paesi - rispecchia il livello etico del popolo italiano, mediamente non eccelso ed alberga tutti i tipi umani, dal rigoroso al capacissimo all’onestissimo, dal lassista al mediocre al corrotto.
Poi ci sono i corsi ed i ricorsi storici, ed il ceto politico, dopo il declino post-tangentopoli, da almeno 10 anni ha ripreso pieno possesso dei meccanismi del potere ai vari livelli, e li difende, coi soliti metodi dell'autoreferenzialtà, della chiusura al ricambio, della cooptazione: campo libero, allora, ai mediocri e ai disonesti.
Ma ora i soldi da scialare sono sempre meno, la crisi morde davvero e la gente è stufa e comincia a incazzarsi. Buon segno. Speriamo che qualcuno, liberato il campo dal Grande Corruttore, sappia prendere presto in mano la situazione, ributtare nelle tane il maggior numero di disonesti e ragionare sul modo migliore e più equo per affrontare la grave situazione di oggi ed i tempi difficili - non brevi - che ci attendono. Il popolo italiano, come quello russo, ha bisogno di due cose: l'esempio positivo di chi governa e la frusta.


Appendice

Ora, nella questione rifiuti campana, ridiventata virulenta, Guido Bertolaso, sottosegretario del governo di centrodestra, addita la responsabilità del Presidente della Provincia di Napoli, Luigi Cesaro, del PDL:

LA POLEMICA
"Situazioni sospette per destabilizzare"
Rifiuti, Bertolaso attacca Cesaro
"La magistratura cominci a muoversi per capire perché fino ad oggi la legge non è stata applicata". Il capo della Protezione civile interviene ancora sull'emergenza scoppiata a Napoli
24 settembre 2010

mentre Roberto Saviano ipotizza un collegamento, a fini di ricatto, tra l'attuale grave situazione dei rifiuti campani ed il voto alla Camera su Cosentino, ras del PDL campano:

LA STORIA
Il fuoco che smaschera il grande bluff del Cavaliere
La monnezza in Campania stava tornando da mesi, ma parlarne era vietato quasi fosse una bestemmia. Ora si scopre che non si era risolto nulla, solamente tamponato: il più delle volte nascosto
di ROBERTO SAVIANO
25 settembre 2010

A proposito di qualità delle classi dirigenti, incluso il premier.
Si dice che uno dei modi per valutare le capacità di una persona sia valutare la qualità dei suoi collaboratori; pare di poter dire che la qualità media dei collaboratori politici del Sig. Silvio B. (Tremonti, Bondi, Brambilla, Frattini, Sacconi, ecc.) sia mediocre e non equivale affatto a quella dei suoi collaboratori in campo imprenditoriale.
E per quanto riguarda la classe dirigente del Sud, per fare solo due esempi che conosco meglio, in Campania, il Sig. Silvio B. ha scelto, rispettivamente come coordinatore del PDL e Presidente della Provincia di Napoli, Nicola Cosentino e Luigi Cesaro, entrambi accusati di collegamenti con la Camorra, ed il secondo dimostratosi del tutto incapace nella gestione dei rifiuti, ora provincializzata.

Nel mio 'post' allegato sopra, ho scritto che per il Sud ci vorrebbe: “d) una classe dirigente all'altezza del compito; se occorre, il commissariamento delle Regioni inadempienti”.
Ecco in questo articolo di Repubblica la stessa, autorevole, richiesta.
CAMORRA
Le mani dei Casalesi su appalti ed elezioni
Setola a Luigi Ferraro: "Digli a tuo fratello di non preoccuparsi perché tra due giorni gli facciamo un bel regalo". Nicola Schiavone alla fidanzata: "Te lo devi prendere tu il lavoro..."
di Roberto Saviano
13 luglio 2010
Ma la domanda che viene da tutto questo è: com'è possibile che tutto questo lasci indifferente un paese? Com'è possibile davvero che si blateri che raccontare queste storie sia un modo per diffamare il territorio? Quando gli affari, la corruzione estrema ha ormai eliminato la possibilità di sviluppare una politica sana. Una impresa libera dai clan. Quando non sembra esserci altra alternativa che o corrompersi o emigrare. Non sembra altra soluzione che pensare alla possibilità che le istituzioni politiche campane siano tutte commissariate, dalla provincia alla regione sino a quando non riusciranno a garantire un minimo sufficiente di legalità. (…).

Dopo le dimissioni da ministro di Brancher, la calendarizzazione decisa da Fini (come “tagliatore di teste” dà sempre il meglio di sé) per la prossima settimana della discussione sulla mozione di sfiducia, presentata da PD e IDV ed appoggiata anche dall'UDC, ha provocato le dimissioni anche del Sottosegretario Cosentino.
IL CASO
Cosentino si dimette da sottosegretario. Anm: i magistrati coinvolti vadano via
"Lascio il governo per concentrarmi sul Pdl in Campania". La decisione dopo un vertice con Berlusconi a palazzo Chigi, presente anche Verdini. Il deputato mantiene il ruolo di coordinatore del Pdl in Campania
14 luglio 2010

Aggiornamento:

Camorra, Cesaro rischia l'arresto. Il deputato: "Campagna squadristica"
Affari milionari che attraversano le province di Napoli e Caserta. E un centro di potere che avrebbe il nome dell'ex presidente della Provincia. Al vaglio del gip  la decisione di chiedere l'arresto del deputato Pdl. Che replica: "Contro di me una campagna squadristica"
di CONCHITA SANNINO    10 febbraio 2013


Nessun commento:

Posta un commento