giovedì 21 maggio 2015

Chi di censura ferisce di censura perisce


A causa delle avarie frequenti della piattaforma IlCannocchiale, dove - in 4 anni e 5 mesi - il mio blog Vincesko ha totalizzato 700.000 visualizzazioni, ho deciso di abbandonarla gradualmente. O, meglio, di tenermi pronto ad abbandonarla. Ripubblico qua i vecchi post a fini di archivio, alternandoli (orientativamente a gruppi di 5 al giorno) con quelli nuovi.

Post n. 229 del 21-11-2012 (trasmigrato da IlCannocchiale.it)
Chi di censura ferisce di censura perisce

21 novembre 2012   Odifreddi, più un calcolo che un diritto   Stefano Menichini
link sostituito da:

Davvero divertente, se è vera come è vera (ma io non lo frequento più per protesta da allora), che "Il Fatto", che (l'ho già scritto qui http://www.europaquotidiano.it/dettaglio/138217/ora_si_spiega_lassalto_a_napolitano link sostituito da http://www.europa.dol.it/dettaglio/138217/ora_si_spiega_lassalto_a_napolitano ) è un covo di censori a senso unico, censuri "Repubblica" perché ha censurato il fanatico e ostinato contaballe, fustigatore dei fanatismi, Odifreddi, che ha censurato me. Divertente, davvero divertente per me. Mi sto scompisciando dal ridere.

Esempio di ostinazione odifreddiana a contar balle:
ESENZIONE DELLA CHIESA DALL’ICI: DISCUSSIONE CON PIERGIORGIO ODIFREDDI

A Napoli si dice: carta canta. Allora allego le prove:
per la concretezza, l’invito che - presumo - mandò letteralmente in crisi il parolaio e contaballe Odifreddi:

• vincesko 19 settembre 2011 alle 19:04
Odifreddi il nuovo Enriques?
Anche allo scopo di risollevarmi ad un altezza di nuovo umana (e non da tacchini), la propongo come utile provocazione, in coerenza con un personale disegno strategico che mi occupa da alcuni anni.
Ho notato che, in passato (ma forse non le ha lette), l’esimio PGO non ha raccolto, almeno in questo blog, due mie sollecitazioni a raccontarci la sua breve esperienza sulla barca a vela, in cui assieme ad altri dovrebbe aver riflettuto ed elaborate proposte su ciò che serve all’Italia; e poi, parlando con Valerio_38, su un suo impegno maggiormente politico.
Ora, dall’articolo di Pietro Greco, traggo la chiusa, chiedendomi: e se Piergiorgio Odifreddi abbandonasse per un po’ le sue “sterili” diatribe con la Chiesa e, fidando maggiormente sulle sue capacità generali e politiche, divenisse l’erede di Federigo Enriques, nel senso auspicato da Pietro Greco (o, in subordine, cooperasse per la ricerca di una tale fondamentale figura)?
“[…]. E sarebbe opportuno, sarebbe assolutamente urgente che un altro Federigo Enriques si facesse carico di organizzare, al più alto livello possibile, questa discussione largamente interdisciplinare la cui posta in gioco, a cent’anni dal congresso filosofico di Bologna, è il futuro del paese”.

• Piergiorgio Odifreddi19 settembre 2011 alle 19:17
caro vincesko,
più che la “velleitaria” impresa da lei citate (la gita in barca con farinetti), io ho partecipato alla fondazione del pd, candidandomi (o meglio, venendo candidato) alle primarie a torino e finendo non solo eletto, ma nella “commissione dei valori”. ma sono scappato a gambe levate dopo due mesi, e PRIMA delle elezioni, non appena ho visto da vicino come funziona la cosiddetta politica attiva. non credo che le attuali organizzazioni politiche possano risolvere il problema politico, essendo esse stesse parte di esso.
l’unico modo che mi sembrerebbe attuabile, sarebbero le azioni extraparlamentari. ne ho accennato, ad esempio, nei post sulle manifestazioni studentesche dello scorso anno (30 novembre e 17 dicembre)…

E per la psicanalisi e la censura, prima minacciata, poi attuata (faccio presente che Odifreddi e tutti gli altri suoi adepti, chissà perché..., odiavano la psicoanalisi e che il blog non era moderato, era frequentato, oltre che da filosofi perditempo e pavoni gonfiati, da cattolici incazzatissimi con lui e matti veri e propri, che scrivevano di tutto):

• Piergiorgio Odifreddi 19 settembre 2011 alle 18:59
caro vincesko,
poichè questo non è un blog sulla psicanalisi, preferirei che si evitasse di fare ripetute e vicendevoli “diagnosi” pubbliche. io in genere non intervengo in maniera censoria, ma non vorrei essere costretto a farlo.
ps. ricordo la meravigliosa definizione che diede nabokov della psicanalisi: “una cura che consiste nello spalmarsi miti greci sulle parti intime”…
Non sono un esperto, ma su base empirica ho preso l'abitudine di "interpretare" psicologicamente i segni d'interpunzione, in particolare l'uso scorretto, ridondante, esagerato dei puntini sospensivi e dei punti interrogativi ed esclamativi. Oso, dunque, interpretare i duplici 3 puntini sospensivi finali usati da Odifreddi e immotivati come un almeno lieve indizio di nervosismo, spia della delicatezza per lui degli argomenti sollevati: concretezza dell'impegno e psicoanalisi.
Aggiungo, per chi avesse dei dubbi sull’interpretazione: premesso che a Odifreddi ho dovuto insegnare io l’uso corretto dei puntini sospensivi (ho anche quest’altra insania oltre a quella di salvare le mie migliaia di commenti e post, posso portarne la prova, ma la devo cercare; anche nei 2 casi qui sopra li usa in maniera scorretta), se si controlla attentamente e… lucidamente, essi sono comunque pleonastici, superflui: nel primo caso, seguono una parentesi tonda; nel secondo, addirittura le virgolette alla fine della citazione; terzo, occorre considerare la ripetizione del fatto (per inciso, c’era una “matta” nel suo blog che ne faceva un uso smodato). 


Appendice

COMMENTI (23)

da magnagrecia inviato il 21/11/2012 alle 1:32
Davvero divertente, se è vera come è vera (ma io non lo frequento più per protesta da allora), che "Il Fatto", che (l'ho già scritto qui http://www.europaquotidiano.it/dettaglio/138217/ora_si_spiega_lassalto_a_napolitano ) è un covo di censori a senso unico, censuri "Repubblica" perché ha censurato il fanatico e ostinato contaballe, fustigatore dei fanatismi, Odifreddi, che ha censurato me. Divertente, davvero divertente per me. Mi sto scompisciando dal ridere.

Esempio di ostinazione odifreddiana a contar balle:
ESENZIONE DELLA CHIESA DALL’ICI: DISCUSSIONE CON PIERGIORGIO ODIFREDDI
http://vincesko.ilcannocchiale.it/post/2706821.html
da hqr inviato il 21/11/2012 alle 1:47
@Stefano Menichini
Scusi ma lei sa di cosa sta parlando oppure ripete il classico canovaccio antisemita permettendosi di farlo indossare all'intelligenza del logico Odifreddi? Confuti l'analogia che ha proposto prego: una forza occupante che mette a ferro e fuoco con una logica di legge del taglione la resistenza locale. Poi continui col fare a pezzi l'ambniguità semantica del termine ebraismo, che va scissa nelle tre componenti: religiosa (giudaismo), etnica( semitismo) e politica (sionismo). Criticare la terza e venire tacciati di antisemitismo è peggio di un ricatto: è un'idiozia. Infine vorrei farle presente che per chi non viva sulla luna dell'ignoranza si potrebbe cominciare a leggere i nuovi storici israeliani (ed ebrei, qualunque significato si dia al termine) che mostrano la pulizia etnica dichiaratemnte perseguita (in teoria e pratica) fin dalla genesi dello stato di Israele. Da Ilan Pappé in poi. Ma in fondo mi dica: cosal'ha urtata del ragionamento di Odifreddi? Non ha colto che l'esempio nazista è perfetto perché mostra lo scandalo di chi,come Israele, dovrebbe oggi essere il paladino dei diritti umani dopo aver subito gli orrori nazisti e invece persegua la stessa politica di sterminio sistematico? Non riesce a comprendere che la sproporzione tra il numero di morti nel conflitto tra i due popoli parlano di per sè e che chiamare guerra questo operazione militare di sistematico annientamento dei palestinesi è uno stupro della ragione? 

da Nistal inviato il 21/11/2012 alle 3:9
@hqr
Condivido in pieno parola per parola.
@Menichini
Questo panegirico di Repubblica non sta in piedi. Proprio loro che hanno sempre preteso di sciacquarsi la bocca con la presunta "non democrazia" di Beppe Grillo. Ma mi facciano il piacere!

da pavlik inviato il 21/11/2012 alle 3:35

@hqr Non avrei saputo dire di meglio...
Cosa c'è di tanto scandaloso nell'articolo di Odifreddi?
http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=11112
Forti critiche alle reazioni d'Israele verso i palestinesi vengono anche dagli ebrei che non sono sionisti, come Moni Ovadia!
http://temi.repubblica.it/micromega-online/moni-ovadia-il-calvario-di-gaza-sara-un-boomerang-per-israele/
Israele non ha ottemperato o ha violato decine di risoluzioni dell'ONU (di cui fa parte e nonostante il veto USA su innumerevoli altre). Risoluzioni che si è impegnata a osservare quando ha aderito all'ONU: a cominciare dalla risoluzione 181 del 29 novembre 1947.
Sta costruendo un vallo attorno ai palestinesi di centinaia di km (al cui confronto il famoso muro di Berlino avrebbe fatto una pallida figura), impedendo lo spostamento da un luogo a un altro dei loro territori. Senza considerare gli altri muri in costruzione verso l'Egitto e Libano
http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Mondo/2010/01/israele-egitto-muro.shtml
Criticare l'atteggiamento politico dell'attuale governo (e anche diversi altri precedenti) d'Israele è così delittuoso?
Cosa si contesta? Che sia falso che a fronte della morte di 15 israeliani (in raltà anche cittadini arabi d'Israele) ci sono oltre 1400 palestinesi morti nella striscia di Gaza (direttamente, senza tener conto degli altri "indiretti")?
Israele è considerata una democrazia, ma anche Hamas è un partito liberamente eletto dalla popolazione di Gaza che nel 2006 gli ha dato la maggioranza dei seggi. Quando uno stato sceglie di essere governato da un partito che non ci aggrada è automaticamente "criminale"?

da Antonio inviato il 21/11/2012 alle 8:12
Il punto, caro Menichini, e' che Travaglio e' un giornalista , lei no, e' un commentatore autoreferenziale imbevuto di politicismo, tipico dii chi ha trascorsi come i suoi. Quindi la ragion politica, di parte o di Stato- nel senso peggiore del termine- deve avere la meglio, secondo lei, sulla verita' , sui fatti. Un po' come manconi, sansonetti et similia,
Repubblica si e' definitivamente sputtanata rivelando un doppio standard , allorche' l' avanzo del pci che ricopre l'incarico di Presidente della Repubblica, ha deciso di dover essere considerato un Sovrano intoccabile come un berluschino qualsias.. e quel signore non piu' lucido di barbapapa' Scalfari ha deciso di tenergli bordone, magari sperando di divenire senatore a vita. 

da Beppe inviato il 21/11/2012 alle 9:9
All'italiana: ogni bella discussione finisce ad insulto. Vergogna!!! Mi auguro che questo Paese cominci a rottamare anche i denigratori di professione e coloro che sanno discutere le idee altrui solo a suon di offese. E' avvilente e ripugnante. Buona giornata e state buoni se potete, se no cambiate canale.

da diego inviato il 21/11/2012 alle 9:20
Menichini, come sempre la sua analisi, checché ne dicano i suoi ostili commentatori, è lucida, precisa e scandisce perfettamente il battito "pregiudiziale" e ideologico dei tempi. Chi la denigra lo fa pur sapendo che è in difetto, preferendo anteporre il pregiudizio politico alla verità dei fatti. Che stanno così, a mio modo di vedere: Israele difende i propri territori e spesso, reagendo agli attacchi degli "estremisti" di Hamas - di cui i suoi denigratori non parlano, chissà perché - lo fa in modo esagerato, causando decine di vittime innocenti.
Ora, il post di Odifreddi censurato da Repubblica era " Dieci volte peggio dei nazisti" e lascio ai lettori riflettere su questo scandaloso titolo, associandolo al comportamento dell'esercito israeliano.
Poi si sa, siamo in piena turbolenza "talebana", alimentata dai nuovi seguaci dell'estremismo più becero - basta leggere alcuni commenti ed editoriali de Il Fatto (nuovo messale degli apparati liturgici antisistema) che pur di combattere alimentano il clima da guerra civile presente ormai ovunque. Al bando la ragione, i negoziati, i tentativi di soluzione pacifica e diplomatica. Evviva la pulsione (Grillo è pulsione, come afferma sapientemente Barbara Spinelli su Repubblica). Ma questo purtroppo è il nuovo che avanza (all'oggi), appesantito dai residuati bellici veterocomunisti che ingombrano ormai tutti gli accessi della vita politica e sociale, chiudendo ogni varco al dialogo ed al confronto. Come se, ad esempio, lo stato palestinese che noi tutti vorremmo nascesse, potesse essere edificato sull'odio e sui missili di Hamas (o dei talebani iraniani).
P.S. Qualcuno dei suoi spiritosi lettori afferma “Travaglio è un giornalista, lei no”. Questa è la dimostrazione più eloquente dello stato di confusione mentale presente tra alcuni seguaci del grillismo in versione tragicomica, dove neanche il rischio del ridicolo riesce ad inibire un'affermazione così palesemente faziosa.

da Villiam Vernazza inviato il 21/11/2012 alle 9:45
Se gli ebrei sono coloro che hanno subito la Shoah dal sistema nazista, chi fa subire ad altri la Shoah non può definirsi ebreo quindi Israele non può essere definito uno stato di ebrei e di conseguenza può essere definito "stato che applica un metodo nazista".
La logica, quando si parla di Isrele, non si applica, quella stessa logica che avrebbe salvato milioni di ebrei se non fosse stata rimossa. Anche per questo Israele insulta la Shoah.
Ma la vera domanda è: perchè chi tocca lo stato sionista muore?

da pavlik inviato il 21/11/2012 alle 11:21
@diego "Israele difende i propri territori"
non è che si è espanso un po' troppo fuori di quanto stabilito da accordi internazionali, anche sottoscritti proprio da loro?
I palestinesi non hanno diritto a uno stato proprio?
Il problema è tutto lì: non volere uno stato palestinese e voler mantenere il caos attuale in Palestina.

da pollo inviato il 21/11/2012 alle 11:26
Dieci volte peggio dei nazisti (18)
Uno dei crimini più efferati dell’occupazione nazista in Italia fu la strage delle Fosse Ardeatine. Il 24 maggio 1944 i tedeschi “giustiziarono”, secondo il loro rudimentale concetto di giustizia, 335 italiani in rappresaglia per l’attentato di via Rasella compiuto dalla resistenza partigiana il 23 maggio, nel quale avevano perso la vita 32 militari delle truppe di occupazione. A istituire la versione moderna della “legge del taglione”, che sostituiva la proporzione uno a uno del motto “occhio per occhio, dente per dente” con una proporzione di dieci a uno, fu Hitler in persona.

Il feldmaresciallo Albert Kesselring trasmise l’ordine a Herbert Kappler, l’ufficiale delle SS che si era già messo in luce l’anno prima, nell’ottobre del 1943, con il rastrellamento del ghetto di Roma. E quest’ultimo lo eseguì con un eccesso di zelo, aggiungendo di sua sponte 15 vittime al numero di 320 stabilito dal Fuehrer. Dopo la guerra Kesselring fu condannato a morte per l’eccidio, ma la pena fu commutata in ergastolo e scontata fino al 1952, quando il detenuto fu scarcerato per “motivi di salute” (tra virgolette, perché sopravvisse altri otto anni). Anche Kappler e il suo aiutante Erich Priebke furono condannati all’ergastolo. Il primo riuscì a evadere nel 1977, e morì pochi mesi dopo in Germania. Il secondo, catturato ed estradato solo nel 1995 in Argentina, è tuttora detenuto in semilibertà a Roma, nonostante sia ormai quasi centenario.

In questi giorni si sta compiendo in Israele l’ennesima replica della logica nazista delle Fosse Ardeatine. Con la scusa di contrastare gli “atti terroristici” della resistenza palestinese contro gli occupanti israeliani, il governo Netanyahu sta bombardando la striscia di Gaza e si appresta a invaderla con decine di migliaia di truppe. Il che d’altronde aveva già minacciato e deciso di fare a freddo, per punire l’Autorità Nazionale Palestinese di un crimine terribile: aver chiesto alle Nazioni Unite di esservi ammessa come membro osservatore! Cosa succederà durante l’invasione, è facilmente prevedibile. Durante l’operazione Piombo Fuso di fine 2008 e inizio 2009, infatti, compiuta con le stesse scuse e gli stessi fini, sono stati uccisi almeno 1400 palestinesi, secondo il rapporto delle Nazioni Unite, a fronte dei 15 morti israeliani provocati in otto anni (!) dai razzi di Hamas. Un rapporto di circa 241 cento a uno, dunque: dieci volte superiore a quello della strage delle Fosse Ardeatine. Naturalmente, l’eccidio di quattro anni fa non è che uno dei tanti perpetrati dal governo e dall’esercito di occupazione israeliani nei territori palestinesi.

Ma a far condannare all’ergastolo Kesserling, Kappler e Priebke ne è bastato uno solo, e molto meno efferato: a quando dunque un tribunale internazionale per processare e condannare anche Netanyahu e i suoi generali?

da magnagrecia inviato il 21/11/2012 alle 11:27
@hqr
Non hai colto, temo, il punto. Anche tu sei un "adepto" odifreddiano? Io ho frequentato per diversi mesi il suo blog, e mi sono trovato lì per caso, indottovi da una sua accusa reiterata infondata a Prodi. E mi ci sono fermato perché era frequentato da persone colte. Ma è anche - forse soprattutto - un rifugio di filosofi perditempo pavoni gonfiati e di veri e propri matti, molto poco logici. Al di là della questione specifica, di tutte le questioni specifiche, il problema è che anche l'intelligentone Odifreddi è un fanatico contaballe.
E "Il Fatto", severissimo censore di tutti, un covo di censori a senso unico.

da pavlik inviato il 21/11/2012 alle 11:27
@diego "lo stato palestinese ... potesse essere edificato sull'odio e sui missili di Hamas"
Questo è il ragionamento dei sionisti: lo stato palestinese con il governo che decidiamo noi.
Sarà diritto dei palestinesi, come in ogni democrazia, scegliersi il governo che preferiscono!!
Se decideranno per Hamas, gli ebrei non dovranno che ringraziare i propri comportamenti, passati e attuali!

da A.Antoni inviato il 21/11/2012 alle 12:16
E' straordinario, signor Menichini, come basti introdurre all'interno dei media un'opinione qualsiasi affinché questa si diffonda sulla bocca e nella mente di milioni di cittadini. Come un virus, le parole che fanno leva sui taboo(l'olocausto nel nostro caso) si infiltrano nell'organismo di coloro che non sono abituati a riflettere come si deve - e sto parlando delle sue parole, signor Menichini, sue e di tutti gli altri portatori sani, schiera di cortigiani e spin doctors avvelenati dalla propria determinazione. Ciò diventa ancora più straordinario quando, come nel suo caso, l'opinione messa in circolazione non è altro che una cozzaglia di concetti densi di significato(libertà di stampa, antisemitismo, rispetto) e forse di una certa avversione alla matematica - non era bravo a scuola con le frazioni, signor Menichini?-, significato che probabilmente lei non conosce o ignora almeno in parte. Ciò che sto cercando di dirle è che probabilmente lei non solo non dice la verità sui fatti - e credo che non sarebbe nemmeno in grado di parlare secondo verità, come compete a una persona assennata che non ha bisogno di convincere con strumenti infimi - ma non dice assolutamente nulla di nulla. Come un sofista cerca di fare breccia nell'ingenuità e nei rancori del comune cittadino, venendo però deriso da chi si sottrae al relativismo e alle facili emozioni e non accetta che concetti come quello di "libertà di stampa e di espressione" vengano sottratti ai loro propri significati, che sono universali e insindacabili.

da hqr inviato il 21/11/2012 alle 12:17
@Magnagrecia
So what? Quindi il suo argomento è assimilabile a chi, scoperto che Bach lo ascoltano molte persone che non lo capiscono e/o che non mi piacciono, non lo ascolti più e, anzi, gli attribuisca i difetti dei suoi ascoltatori.
Argomento con qualcosa di più solido. Qui siamo ancora fermi ai pregiudizi dei suoi argomenti ad hominem.
Su, faccia uno sforzo e scardini l'associazione da lettino psicanalitico tra Odifreddi=adepti=fanatici=fatto quotidiano. Si alzi e apra gli occhi. Cordialemnte.

da Antonio inviato il 21/11/2012 alle 12:28
Veramente squallido come tentativo. Interessante vedere come la libertà di espressione rimbalzi qui e la, come fosse un concetto da impugnare, a piacere, in base ai propri interessi. Se Repubblica sbaglia, censurando, si punta il dito contro chi ha sbagliato prima. No, cari, la censura è orrenda, sempre e comunque. E se quanto scritto da Odifreddi dev'essere considerato offensivo, quanto è offensivo il comportamento di Israele? Siamo seri.

da Ciccio inviato il 21/11/2012 alle 12:49
L'esposizione dei fatti di Menichini è inesatta e fuorviante agli occhi di chi ha letto l'articolo di Odifreddi ...

da diego inviato il 21/11/2012 alle 16:13
@pavlik. Sono d'accordo sul fatto che Israele occupa illegalmente un bel po' di territori da molti anni e che sarebbe tempo si ritirasse.
Ma si tratta di convicere e di imporre, facendo opera di mediazione tra le parti: questo è il compito della politica e della diplomazia. Gli USA mi sembra abbiano fallito, le altre potenze occidentali e orientali sembrano fuori gioco o schierate a difesa degli interessi economici (vedi il caso Siria), l'Europa di fatto è un groviglio di provincialismi e di staterelli senza alcuna influenza. Quindi.
Finora hanno vinto solo gli integralismi da ambo le parti - come si vede anche dai commenti dei lettori, aggrappati alle zattere ideologiche a seconda dell'aria che tira. Oggi soffia il venticello insidioso del matematico che pensa di difendere i bambini di Gaza o i cittadini di Istrale maciullati dai kamikaze sparando un po' di fanfaronate ben retribuite dal cantuccio a prova di bomba del suo rifugio dorato. E noi a dividerci ancora sul sionismo e sull'antisionismo... che tristezza caro pavlik, chiunque tu sia

da magnagrecia inviato il 21/11/2012 alle 16:33
@hqr
"argomenti ad hominem"
Detto cordialmente ma francamente: era l'espressione tipica – oltre allo stile di scrittura iperlogico epperciò, come si vede, oscuro e sconclusionato - di un filosofo perditempo e abituale frequentatore del blog di Odifreddi, che aveva in antipatia, come Odifreddi e tutti gli altri suoi adepti, chissà perché..., la psicoanalisi.
Il problema semplice, davvero semplice, e concreto (ma so che la concretezza è arabo per Odifreddi e i suoi adepti filosofi perditempo) che ho evidenziato nel mio primo commento è che Odifreddi – persona in carne ed ossa, con i suoi pregi e difetti e naturalmente le sue idee -, e "Il Fatto Q." che odiano i fanatismi e la censura, sono anch'essi fanatici e censori. Chiaro, adesso?

Ps:
A Napoli si dice: carta canta. Allego:
per la concretezza, l’invito che - presumo - mandò letteralmente in crisi il parolaio e contaballe Odifreddi:

• vincesko 19 settembre 2011 alle 19:04
Odifreddi il nuovo Enriques?
Anche allo scopo di risollevarmi ad un altezza di nuovo umana (e non da tacchini), la propongo come utile provocazione, in coerenza con un personale disegno strategico che mi occupa da alcuni anni.
Ho notato che, in passato (ma forse non le ha lette), l’esimio PGO non ha raccolto, almeno in questo blog, due mie sollecitazioni a raccontarci la sua breve esperienza sulla barca a vela, in cui assieme ad altri dovrebbe aver riflettuto ed elaborate proposte su ciò che serve all’Italia; e poi, parlando con Valerio_38, su un suo impegno maggiormente politico.
Ora, dall’articolo di Pietro Greco, traggo la chiusa, chiedendomi: e se Piergiorgio Odifreddi abbandonasse per un po’ le sue “sterili” diatribe con la Chiesa e, fidando maggiormente sulle sue capacità generali e politiche, divenisse l’erede di Federigo Enriques, nel senso auspicato da Pietro Greco (o, in subordine, cooperasse per la ricerca di una tale fondamentale figura)?
“[…]. E sarebbe opportuno, sarebbe assolutamente urgente che un altro Federigo Enriques si facesse carico di organizzare, al più alto livello possibile, questa discussione largamente interdisciplinare la cui posta in gioco, a cent’anni dal congresso filosofico di Bologna, è il futuro del paese”.

• Piergiorgio Odifreddi19 settembre 2011 alle 19:17
caro vincesko,
più che la “velleitaria” impresa da lei citate (la gita in barca con farinetti), io ho partecipato alla fondazione del pd, candidandomi (o meglio, venendo candidato) alle primarie a torino e finendo non solo eletto, ma nella “commissione dei valori”. ma sono scappato a gambe levate dopo due mesi, e PRIMA delle elezioni, non appena ho visto da vicino come funziona la cosiddetta politica attiva. non credo che le attuali organizzazioni politiche possano risolvere il problema politico, essendo esse stesse parte di esso.
l’unico modo che mi sembrerebbe attuabile, sarebbero le azioni extraparlamentari. ne ho accennato, ad esempio, nei post sulle manifestazioni studentesche dello scorso anno (30 novembre e 17 dicembre)…

E la psicanalisi e la censura, prima minacciata, poi attuata (faccio presente che il blog non era moderato, era frequentato, oltre che da filosofi perditempo e pavoni gonfiati, da cattolici incazzatissimi e matti veri e propri, che scrivevano di tutto):

• Piergiorgio Odifreddi 19 settembre 2011 alle 18:59
caro vincesko,
poichè questo non è un blog sulla psicanalisi, preferirei che si evitasse di fare ripetute e vicendevoli “diagnosi” pubbliche. io in genere non intervengo in maniera censoria, ma non vorrei essere costretto a farlo.
ps. ricordo la meravigliosa definizione che diede nabokov della psicanalisi: “una cura che consiste nello spalmarsi miti greci sulle parti intime”…
da magnagrecia inviato il 21/11/2012 alle 16:46
Pps: Non sono un esperto, ma su base empirica ho preso l'abitudine di "interpretare" psicologicamente i segni d'interpunzione, in particolare l'uso scorretto, ridondante, esagerato dei puntini sospensivi e dei punti interrogativi ed esclamativi. Oso, dunque, interpretare i duplici 3 puntini sospensivi finali usati da Odifreddi e immotivati come un almeno lieve indizio di nervosismo, spia della delicatezza per lui degli argomenti sollevati: concretezza dell'impegno e psicoanalisi.

da hqr inviato il 21/11/2012 alle 17:18
@Magnagrecia
Mi perdoni l'impudenza e l'eventuale mancanza di tatto ma io e i miei argomenti cosa c'entrano con il Fatto quotidiano? Se lei vede un trano e ci legge una radice quadrata sono fatti suoi e del suo analista.
Quanto al ripostare qui intere conversazioni avute da lei sul blog di Odifreddi, avendole chiaramente salvate, e sopratutto ammorbando me, le sembra sano? Guardi, esistono farmaci molto efficaci per questo.
Infine citare "l'argomentum ad hominem" non è parentela con il blog di Odifreddi ma con la logica. Quanto alla psicanalisi, che le devo dire? Anch'io trovo che sia la malattia che pensa di essere la terapia.

da hqr inviato il 21/11/2012 alle 17:22
@Magnagrecia
ps

lei ha scritto" Non sono un esperto, ma su base empirica ho preso l'abitudine di "interpretare" psicologicamente i segni d'interpunzione, in particolare l'uso scorretto, ridondante, esagerato dei puntini sospensivi e dei punti interrogativi ed esclamativi. Oso, dunque, interpretare i duplici 3 puntini sospensivi finali usati da Odifreddi e immotivati come un almeno lieve indizio di nervosismo, spia della delicatezza per lui degli argomenti sollevati: concretezza dell'impegno e psicoanalisi. "

E ha fatto male. I puntini di sospensioni di Odifreddi alla fine vogliono dire tutt'altro. Sono semplicemente il corretto modo sintattico per comunicare che il discorso segue o potrebbe seguire...
Nel caso della citazione da Nabokov funziona inoltre come implicito ellittico, come a dire: "de te fabula narratur"
Ma non ha senso rimproverarle questa sua esegesi all'acqua di Freud. Come lei mi ricorda, nessuno è perfetto.

da magnagrecia inviato il 21/11/2012 alle 21:44
@hqr
Non ti preoccupare e per l’impudenza (?) e per il tatto: io non mi formalizzo.
Sei un duro, tu, eh? E ti stai impegnando molto, lo arguisco dallo stile meno oscuro.

“i miei argomenti cosa c'entrano con il Fatto quotidiano?”
Però vedo che intanto hai mollato “Il Fatto Q”. Indifendibile? Sei furbo, tu, eh? Poi mi meraviglio di te, che sei così iperlogico (brutto indizio, comunque): l’ho aggiunto: 1) perché è inserito nel discorso fin dall’inizio, sia nell’editoriale che nel mio primo e secondo commento; 2) nel 2°, rivolto a te, non me l’hai contestato, l’hai fatto soltanto ora dopo il 3° (altro segno che ti stai impegnando molto e sei più lucido, attento a non fondere il… motore); 3) poi che ne so che tu non c’entri col “FQ”?; 4) infine, è proprio un modo di “sfruculiare” per capire dalla reazione di più dell’avversario, non c’eri arrivato, intelligentone? Stai attento, allora.

“Quanto al ripostare qui intere conversazioni avute da lei sul blog di Odifreddi, avendole chiaramente salvate”
Però, sei intelligente, tu, ad aver capito che le avevo salvate. Come ho fatto con tutte le migliaia di altri commenti e le centinaia di ‘post’ che ho scritto in 3 anni che frequento Internet, avendo tempo da perdere. E mi sorprende che tu, così intelligente, non l’abbia neppure intuito o sospettato, visto che, e non ci voleva molto, ho linkato questo, in calce al mio 1° commento:
Esempio di ostinazione odifreddiana a contar balle:
ESENZIONE DELLA CHIESA DALL’ICI: DISCUSSIONE CON PIERGIORGIO ODIFREDDI
http://vincesko.ilcannocchiale.it/post/2706821.html

“e sopratutto ammorbando me, le sembra sano?”
Ora ti sei scoperto troppo: usando il verbo “ammorbare” (che deriva da morbo = malattia) e riferendolo a te (indizio illuminante, ma che per me è solo una conferma, visto che sei un adepto di Odifreddi…); anche perché, mi dispiace deluderti, fai l’errore – tipico dei pavoni gonfiati seguaci di Odifreddi - di pretendere (che è molto più grave di presumere) che l’abbia fatto solo per te. Non ci sei mica solo tu qua? Tu per me – scusa la franchezza - sei un mero strumento. E addurre prove delle proprie accuse (le mie, gravi, a Odifreddi: contaballe, fanatico, censore) lo definisci insano? Hai una logica capovolta e un’ignoranza abissale in tema di diatribe (anche non legali). Indizio di insania.

“Infine citare "l'argomentum ad hominem" non è parentela con il blog di Odifreddi ma con la logica”.
Sei poco intuitivo: a) era un mero riferimento ad un frequentatore del blog di Odifreddi che lo usava spesso (l’avevo anche scritto, poi l’ho cancellato), anche per capire se eri tu; b) Odifreddi è infatti un docente di logica matematica.

“Quanto alla psicanalisi, che le devo dire? Anch'io trovo che sia la malattia che pensa di essere la terapia”.
Questo – passami la presunzione – lo avevo già intuito. E’ un indizio di coda di paglia, infallibilmente. Se no, non saresti un adepto odifreddiano. La prendo come una confessione. Facci un pensierino, tanto, peggiorare non ti farebbe, potresti solo migliorare.

“E ha fatto male. I puntini di sospensioni di Odifreddi alla fine vogliono dire tutt'altro”.
Premesso che a Odifreddi ho dovuto insegnare io l’uso corretto dei puntini sospensivi (ho anche quest’altra insania, se vuoi ti porto la prova, ma la devo cercare; anche nei 2 casi qui sopra li usa in maniera scorretta), la tua è un’affermazione insensata, illogica (!). Tu non sei Odifreddi (anche se, lo so, lo desidereresti molto, oppure – a proposito d’insania - pensi di esserlo?). E del tutto errata: poiché, se ricontrolli attentamente e… lucidamente, sono comunque pleonastici, superflui: nel primo caso, seguono una parentesi tonda; nel secondo, addirittura le virgolette alla fine della citazione; terzo, quella che poi non consideri è la ripetizione del fatto (per inciso, c’era una “matta” nel suo blog che ne abusava).

“Come lei mi ricorda, nessuno è perfetto”.
Sono d’accordo, perché è l’unica cosa sensata che hai detto. Sii te stesso, lascia perdere Odifreddi, è un contaballe. 

da gmn inviato il 21/11/2012 alle 21:59
ma il fatto pubblicherebbe mai un articolo incendiario anti islamico?
perchè l'esimio professore ha smesso da un po' di aiutarmi a capire e da un bel po' punta solo a farmi sobbalzare sulla sedia

poteva censurare ferocemente il governo israeliano dicendo che aveva comportamenti da assassino, anzi da serial killer visto che sembra affetto da compulsione coatta nel suo rispondere a quasi tutto quel che viene da parte palestinese

invece no, sapendo di correre sul filo del rasoio oddifreddi parla di nazismo

a sproposito, in termini storici, psicologici, politici, ed etici

e la faccenda, invece di diventare una discussione sul merito
(ha scritto o no delle fesserie?)
diventa sul contesto
(censura! censura!)

così non si aiuta israele a cambiare governo
non si aiuta gaza a cambiare governo
non si aiuta l'italia a cambiare testa
e prospereranno i filibustieri di qua e di là


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