giovedì 19 marzo 2015

Il Sig. Silvio B., il mammone dal collo taurino ed il suo tallone d’Achille/1/Silvio B.

A causa delle avarie frequenti della piattaforma IlCannocchiale, dove - in 4 anni e 5 mesi - il mio blog Vincesko ha totalizzato 700.000 visualizzazioni, ho deciso di abbandonarla gradualmente. O, meglio, di tenermi pronto ad abbandonarla. Ripubblico qua i vecchi post a fini di archivio, alternandoli (orientativamente a gruppi di 5 al giorno) con quelli nuovi.

Post n. 8 del 29-10-2010 (trasmigrato da IlCannocchiale.it)
Il Sig. Silvio B., il mammone dal collo taurino ed il suo tallone d’Achille/1/Silvio B.

(Versione elaborata nel maggio 2003, inviata a la Repubblica, appena appena aggiornata)

PROFILO PSICOLOGICO DI SILVIO B.
L'analisi razionale e logica - anche rigorosa - è insufficiente a spiegare compiutamente il personaggio Silvio B.
Adottando un approccio psico-politico nell’analisi dei fatti e dei personaggi della vita politica nazionale, uso definire da una decina d’anni il Sig. Silvio B. un “mammone dal collo taurino”: un evidente - apparente - ossimoro, indicativo di una personalità complessa, vagamente (?) schizofrenica (“condannato” a recitare più parti in commedia: lui, tutte!).
Del mammone ha il carattere viziato, vittimista, bisognoso di protezione (P2, legami politici), egoista, autoassolutorio, dall’amor proprio ipertrofico e malato (che lo rende molto vulnerabile: esagerando, io da molti anni credo che non mollerà più Bossi, perché… ne teme gli epiteti);
Come tutti i veri mammoni, è un irriducibile egoista, condannato ad averla sempre vinta; sempre ed a qualunque costo: beninteso, per gli altri.
Nel suo caso, anche bulimico: bulimia di denaro, di case, di successo, di potere, di consenso e gratificazioni, di donne e di sesso (egli stesso ha confidato in tv che la mamma, da piccolo, lo ingozzava di cibo); bugiardo (sembra il paradigma della triade menzogna-negazione freudiana-proiezione), refrattario a controlli e regole.
Ma un mammone dal collo taurino (riconducibile al rapporto figlio-padre? Ma mi impressionò la reazione verbale dura e un po’ volgare della mamma contro il “concorrente” Rutelli ed il “concorrente” Prodi nel corso delle rispettive campagne elettorali); non un pappamolla, ma un duro, un intemperante, un vendicativo, uno proclive a legami opachi (P2, mafia, politica), se funzionali alle sue strategie di perseguimento del successo (autorealizzazione-gratificazione).
Ciò che spinge - potentemente – il Sig. Silvio B. a reagire agli attacchi, in maniera violenta e incoercibile - soprattutto quando si basano su fatti veri ed egli stesso li riconosce tali nel suo intimo profondo (soltanto la verità, dice Freud, fa davvero male) - non è l'analisi razionale dei fatti, ma il suo amor proprio ipertrofico e malato, il suo vero tallone d'Achille, da un lato; e ciò che lo “costringe” a concupire e a fagocitare poteri e competenze sono, dall’altro, la potente pulsione bulimica e – dato l’imprinting, cioè la relazione primitiva fondamentale - l’imitazione dell’autoritario – assolutistico? - modello materno.

Il grande scrittore russo Fedor Dostoevskij in "Delitto e castigo" scrive da par suo: "Il nero serpe dell'amor proprio ferito tutta la notte gli aveva succhiato il cuore". Povero S.B., e soprattutto poveri noi Italiani finchè lo avremo come presidente del consiglio: lo "seppellirà" più in fretta soltanto la nostra sapiente, mirata, assidua ironia ed infine una corale, oceanica... risata.

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