venerdì 27 marzo 2015

Curiosità sessuali represse e sviluppo intellettuale/8 – Sessualità, aspetti psico-evolutivi

A causa delle avarie frequenti della piattaforma IlCannocchiale, dove - in 4 anni e 5 mesi - il mio blog Vincesko ha totalizzato 700.000 visualizzazioni, ho deciso di abbandonarla gradualmente. O, meglio, di tenermi pronto ad abbandonarla. Ripubblico qua i vecchi post a fini di archivio, alternandoli (orientativamente a gruppi di 5 al giorno) con quelli nuovi.

Post n. 46 del 15-02-2011 (trasmigrato da IlCannocchiale.it)
Curiosità sessuali represse e sviluppo intellettuale/8 – Sessualità, aspetti psico-evolutivi


Per quelli (pochi) che hanno la curiosità di approfondire l’argomento della sessualità,  ed in particolare per chi sostiene che l'istruzione sessuale debba essere demandata alla scuola, ecco qui un interessante, breve saggio che tratta scientificamente l’argomento, spaziando da 0 – anzi dal periodo prenatale - a 25 anni circa. Buona lettura.

Sessualità, aspetti psico-evolutivi
Dr Andrea Tamburini 

Riporto alcuni stralci significativi, anche con riferimento all'importanza del ruolo dei genitori:

(…) lo sviluppo della sessualità, come tutto lo sviluppo umano, non appare come il susseguirsi di stadi fissi e preordinati dovuti a processi di maturazione endogena. Lo sviluppo sessuale sembra invece il risultato di un’interazione dinamica complessa fra un ristretto numero di fattori innati di natura genetica e fisiologica ed esperienze di apprendimento. Nell’arco dello sviluppo della sessualità, alcune esperienze di apprendimento risultano però chiaramente più importanti di altre. Fra i fattori che determinano le esperienze di apprendimento rientrano quelli familiari, religiosi, culturali, valoriali e attitudinali.

Parlando di una popolazione statisticamente ideale, dovremo tener conto che avremo un 16% dei soggetti per i quali la sessualità avrà un peso molto importante nell’insieme della loro personalità, un peso superiore alla media che, pur con le debite fluttuazioni, in una minima percentuale di questi soggetti sarà totalizzante. Analogamente, avremo un altro 16% dei soggetti per i quali la sessualità assumerà una rilevanza inferiore alla media, e una piccola percentuale di questo gruppo non darà che una minima importanza a questo aspetto della propria persona. Avremo quindi un 68% di soggetti “normali” che daranno “il giusto peso” alla loro vita sessuale.

Come è evidente dalle ecografie, almeno per i maschi, che presentano erezione, i riflessi sessuali si presentano già diversi mesi prima della nascita. Anche le bambine, fin dal primo giorno di vita, possono avere sia lubrificazione vaginale, sia erezione clitoridea.

Questi riflessi su base innata si manifestano durante le cure fisiche come il bagno, l’allattamento, le carezze e simili. Inoltre, dopo il primo mese di vita, i bambini iniziano inequivocabilmente a manifestare interesse per le funzioni corporali e le stimolazioni fisiche, e a manifestare espressioni di piacere in risposta alle stimolazioni fisicamente gradevoli.
A questo punto i genitori inizieranno a reagire alle manifestazioni di piacere e ai segni di eccitamento
sessuale (che nei maschi, per ovvie ragioni, sono più visibili). Le prime reazioni al comportamento sessuale dell’infante avranno un’importante ripercussione sul suo sviluppo futuro. Il genitore che rimane calmo e sereno, magari divertito da queste manifestazioni, comunicherà ai suoi figli una sensazione piacevole che è la prima base per l’accettazione di se stessi, per un’autostima positiva e per una visione serena dell’intimità sessuale.
(…).
L’atteggiamento del genitore, ripetiamo, contribuirà in modo importante nel processo di attribuzione del significato a queste attività da parte del bambino. L’intervento ideale degli adulti dovrebbe insegnare in modo sereno quali sono i momenti e i luoghi in cui si può indulgere in queste attività, senza comunicare angoscia, rabbia, disgusto o disprezzo. Già a 12 mesi i bambini sono perfettamente in grado di cogliere tali sfumature emotive, e li aiutano soprattutto a definire la qualità del legame di attaccamento che si sta sviluppando con la madre. (…).

Ecco qui il link dell’interessante, breve saggio [purtroppo, non è più attivo]:


Puntate precedenti:

Nessun commento:

Posta un commento