venerdì 20 marzo 2015

Analisi quali-quantitativa/4 - Lotta alla Mafia

A causa delle avarie frequenti della piattaforma IlCannocchiale, dove - in 4 anni e 5 mesi - il mio blog Vincesko ha totalizzato 700.000 visualizzazioni, ho deciso di abbandonarla gradualmente. O, meglio, di tenermi pronto ad abbandonarla. Ripubblico qua i vecchi post a fini di archivio, alternandoli (orientativamente a gruppi di 5 al giorno) con quelli nuovi.

Post n. 14 del 16-11-2010 (trasmigrato da IlCannocchiale)
Analisi quali-quantitative/4/Lotta alla Mafia

LOTTA ALLA MAFIA

ANALISI CRITICA, BASATA SUI DATI UFFICIALI AL 30-9-09 (fonte: Ministero dell’Interno; l'analisi comparativa riguarda necessariamente i primi 2 anni di governo)


I risultati conseguiti nella lotta alla mafia (ho solo aggiunto tra parentesi quelli relativi al periodo precedente):
GOVERNO BERLUSCONI Differenza % rispetto ai 17 mesi precedenti
OPERAZIONI DI POLIZIA GIUDIZIARIA 335 +40% (239)
ARRESTI: 3.479 +26% (2.761)
LATITANTI ARRESTATI: 270 +91% (142)
30 PIU’ PERICOLOSI ARRESTATI: 13 +62% (8)
100 PIU’ PERICOLOSI: 35 +119% (16)
ALTRI LATITANTI 222 +90% (117)
BENI SEQUESTRATI 9.118 + 52% (5.999) Valore 5.372 milioni di €
BENI CONFISCATI: 2.219 + 304% (550) Valore 1.512 milioni di €
FONDO UNICO DI GIUSTIZIA Somme recuperate 676,7 milioni di €
Consigli Comunali sciolti per infiltrazioni mafiose: 12

Commento critico:

- Premessa: chiunque è pratico di analisi quali-quantitative sa che le variazioni registrate in un fenomeno vanno sapute interpretare: talora è significativo il dato in valore assoluto, talaltra quello in percentuale, talaltra ancora entrambi congiuntamente; quando il periodo esaminato è breve e/o soprattutto le basi di calcolo confrontate sono esigue, si possono anche avere variazioni elevate, ma scarsamente significative;
- nel caso in esame, si evince rispetto al periodo precedente una variazione favorevole, sia in valore assoluto che in percentuale, per cui ne va senz’altro riconosciuto il merito ai soggetti protagonisti: Forze dell’Ordine, Magistratura, Ministro dell’Interno;
- i dati però dicono anche oggettivamente che il range di variazione va dal +26% al +91% e quindi è sotto il +100%, tranne per “i 100 più pericolosi” – la cui base di calcolo però è esigua - e i “beni confiscati” – correlati alle procedure giuridiche e quindi di solito molto ritardate rispetto all'inizio delle indagini ed alle richieste della polizia giudiziaria, (com’è anche per i beni sequestrati), per cui potrebbero facilmente risalire ad indagini ‘vecchie’ del periodo precedente;
- va anche aggiunto, per inciso, che i “beni sequestrati”, soprattutto, ma anche talvolta i “beni confiscati”, non vengono effettivamente sottratti all’uso da parte delle mafie;
- inoltre, la misura approvata dal Governo Berlusconi di mettere tali beni all’asta potrebbe vanificare almeno parzialmente il lavoro fatto;
- infine, last but not least, poiché la ricchezza prodotta dalle mafie è stimata pari a 100 miliardi di € all’anno (7% del PIL), i dati predetti rappresentano solo una goccia nell’oceano: ben altre risorse umane e materiali e soprattutto ben altro impegno delle forze politiche, di destra e di sinistra, occorrerebbe mettere in campo, per affrontare in maniera feroce questa vera emergenza nazionale e combattere e vincere la guerra.


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